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Notizia






Solo qualche parola,


solo una notizia sul rovescio del conto

sbagliato dal padrone.

Forse è tardi, può darsi che la ruota

giri troppo in fretta perché resti qualcosa:

occhi squartati, teste di cavallo,

bei tempi di Guernica.

Qui i frantumi diventano poltiglia.

E anch’io che ti scrivo

da questo luogo non trasfigurato

non ho frasi da dirti, non ho

voce per questa fede che mi resta,

per i fiaschi simmetrici, le sedie

di paglia ortogonali,

non ho più vista o certezza, è come

se di colpo mi fosse scivolata

la penna dalla mano

e scrivessi col gomito o col naso.







Risanamento






Di tutto questo


non c’è più niente (o forse qualcosa

s’indovina, c’è ancora qualche strada

acciottolata a mezzo, un’osteria).

Qui diceva mio padre, conveniva

venirci  col coltello… Eh sì, Il Naviglio

è a due passi, la nebbia era più forte

prima che lo coprissero… Ma quello

che hanno fatto , distruggere le case,

distruggere quartieri, qui e altrove,

a cosa serve? Il male non era

lì dentro nelle scale, nei cortili,

nei ballatoi, lì semmai c’era umido

da prendersi un malanno. Se mio padre

fosse vivo chiederei anche a lui: ti sembra

che serva? è il modo? A me sembra che il male

non è mai nelle cose, gli direi.





GIOVANNI RABONI (1932, Milano / 2004, Fontanellato, Italia)


Fuente: https://poetarumsilva.com/2010/10/11/giovanni-raboni-una-dichiarazione-damore/



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